Entreranno in vigore il prossimo 1° luglio le nuove regole relative ai pagamenti in contanti, stabilite dal Decreto fiscale 124/2019.
I nuovi limiti
Dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021:
i pagamenti in contanti fra soggetti diversi non dovranno superare i 2.000 euro
saranno consentiti solo i pagamenti fra soggetti diversi fatti utilizzando strumenti tracciabili come il bonifico bancario, la carta di credito, ecc..
Per soggetti diversi si intendono sia persone fisiche che giuridiche.
Che cosa è consentito
È ammesso il prelievo o il versamento di denaro contante sul/verso il proprio conto corrente di importo pari o superiore a 2.000 euro.
È permesso pagare in contanti, anche se nel complesso si supera il limite, purché si tratti di operazioni distinte e differenziate (è il caso di pagamenti presso casse di settori merceologici diversi nei magazzini “cash and carry”)
È consentito effettuare più pagamenti in contanti distinti a seconda del tipo di operazione, come ad esempio il contratto di somministrazione, oppure in caso di accordo tra le parti, come nel caso di pagamenti rateali, anche se la valutazione se questo tipo di operazioni sia messa in atto per aggirare il divieto, è in capo all’Amministrazione.
Quali sanzioni
Per le violazioni commesse dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, le sanzioni sono le seguenti:
per importi fino a 250.000 euro: da 2.000 a 50.000 euro
per importi oltre i 250.000 euro: da 15.000 a 250.000 euro.
Le sanzioni sono commisurate all’effettivo importo della violazione commessa.
Ricordiamo che a partire dal 1° gennaio 2022 in poi, il limite del pagamento in contanti scenderà a 1.000 euro.