Appuntamento a Genova, corso Italia (incrocio via Lungomare Lombardo) alle 16.30 di giovedì 14 luglio
“Il mare è di tutti”; “Le spiagge non hanno padroni”; “+ spiagge libere, – concessioni”;
“Sabbia si, cemento no”; “Demanio marittimo: diritto di tutti non privilegio di pochi”;
“Spiaggia libera bene comune”.
Il 𝟭𝟰 𝗟𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟭𝟲 la Corte di Giustizia dell’Unione Europa ha inferto un colpo definitivo all’immobilismo della politica italiana che ha generato decenni di proroghe illegittime in favore dei titolari delle concessioni balneari, che per non molto meno tempo hanno intrappolato il nostro mare e le nostre spiagge. È per questo che Giovedì 𝟭𝟰 𝗟𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟮 in alcune delle principali località balneari italiane, fra le quali Genova, andrà in scena una pacifica Presa della Battigia. Accederemo simbolicamente ad una spiaggia libera o in concessione con lo scopo di chiedere che, nella stesura del nuovo decreto per il riordino della gestione del demanio marittimo, sia previsto:
1. il 𝟲𝟬% 𝗱𝗶 𝘀𝗽𝗶𝗮𝗴𝗴𝗲 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗲 in tutti i Comuni;
2. il 𝗰𝗼𝗶𝗻𝘃𝗼𝗹𝗴𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 per la tutela dei bagnanti e dell’ambiente nei processi decisionali;
3. un sistema di 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗶 𝗱𝗶𝗳𝗳𝘂𝘀𝗶 𝗲 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 da parte delle forze dell’Ordine e della Capitaneria di Porto;
4.che 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗮 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗶 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝗶𝘀𝗰𝗮𝗻𝗼 𝘂𝗻’𝗲𝗰𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, e che siano assegnate con bandi trasparenti e imparziali, per tempi limitati e nel rispetto della Natura e dei diritti dei bagnanti.
Evento in contemporanea in varie zone d’ Italia: Roma – Rimini – Pozzuoli – Versilia e/o Massa – Tirrenia – Terracina – Marina di Camerota – Genova – Castellaneta (TA).
Alla manifestazione di Genova aderiscono Adiconsum Liguria, Mare Libero e Legambiente Liguria.
Programma manifestazione nazionale del 14 luglio 2022 , Presa della Battigia a Genova
ore 16:30 ritrovo in Corso Italia incrocio Lungomare Lombardo
ore 19:30 ritrovo su Spiaggia di Boccadasse con tuffo in mare alle ore 20:00 insieme al gruppo “cimentisti acquafreddisti”.
Le nostre iniziative partono dal 2007 per denunciare la progressiva privatizzazione delle spiagge, a discapito di quelle libere.
Già nel 1976 il Consiglio di stato aveva richiesto di limitare le concessioni di spiagge al fine di garantire la libera fruizione. All‘epoca le concessioni erano 1/5 delle attuali, la richiesta è stata completamente ignorata .
Dei 114 km di spiagge della Liguria il 69,9% è occupato da oltre 1200 stabilimenti balneari, un triste primato italiano.
Lungo Corso Italia abbiamo solo piccole porzioni di spiagge libere.
In Italia oltre 30mila concessioni demaniali, con un giro d‘affari, rilevato da Nomisma di oltre 15 miliardi di euro.
Le concessioni versano canoni demaniali irrisori, neppure 105 milioni l‘anno, una media di circa 3000 euro all‘anno.
Con la messa a gara dal 2014 di solo una parte delle concessioni, applicando ai ricavi un congruo canone, i Comuni avrebbero le risorse per garantire i servizi alle spiagge libere, come il salvamento, la pulizia e i bagni.